mercoledì 12 novembre 2008

Baseball spoletino, una sfida...



(di Nury Arcia)
Il baseball, sport di competizione che si gioca con una palla dura ed una mazza tra due squadre di nove giocatori ognuna, è uno degli sport più antichi e popolari, e benché sia chiaro che il baseball moderno si sviluppò negli Stati Uniti l'origine esatto del gioco è difficile da determinare.
Considerato lo sport nazionale degli Stati Uniti e Cuba dovuto alla sua forte tradizione e gran popolarità questo sport si gioca in molte parti del mondo per persone di ogni età; e per chi ancora non lo sa Spoleto ha la sua squadra: La Marconi M.M baseball che raccoglie atleti tra cui ci sono anche molti giovani spoletini.

Lo scorso anno l’Associazione M.M Marconi baseball Sofball fondata nel 1990 e diretta dal presidente Nando Dari, è stata premiata con il riconoscimento dell'Oscar dello Sport Umbro 2006 per i 17 anni d’attività sportiva.
Intervistiamo a Paolo Antonini direttore tecnico dell’associazione e allenatore che ci parla sul passato e sul futuro del baseball spoletino.

Un giudizio sull’attività dell’associazione in tutti questi anni:
“E’ chiaro che io possa essere la persona meno indicata per una risposta del genere; comunque cercando di rimanere il più obiettivo possibile basti dire che tra uomini e donne dall'anno di fondazione - 1990 - nella Marconi hanno giocato circa 300 atleti. E sì a tanti ammontano gli iscritti che sono transitati da noi; certo se li paragoniamo ad altre realtà è poca roba ma per Spoleto e più in generale in Umbria sono numeri importanti. Considera poi che il baseball sta in Umbria come il calcio negli USA o a Cuba praticamente zero”.

Un bilancio sull'ultima stagione della squadra Marconi M.M
“Ottima: dopo molto tempo siamo riusciti a svolgere un campionato giovanile - ALLIEVI - girone Toscana con ottimi risultati - penultimi - che considerando il livello di gioco in Toscana a livello giovanile tra i più alti d'Italia se non altro per numero di partecipanti e diffusione del gioco è come essere arrivati nelle coppe, calcisticamente parlando; mentre i seniores hanno portato a casa i 6° posto nel nostro girone di C1 composto di 8 squadre. Eccezionale!”

Come si colloca il baseball nella realtà italiana?
“Male, anzi malissimo. Il baseball non si è qualificato alle olimpiadi di Pechino; non siamo entrati negli ottavi agli ultimi mondiali di Taiwan, anche se abbiamo battuto, unici a riuscirci, gli USA vincitori del torneo. I numeri poi ci dicono che siamo in fase calante come iscritti a livello giovanile anche per una cronica carenza di fondi che non permette di organizzare l'attività come si dovrebbe. La federazione sta tentando di migliorare la situazione con alcuni progetti; il più importante è quello che prevede, a partire dal 2009, che la A1 diventi LEGA quindi funzionalmente staccata dalla federazione, un pò come la serie A e B del nostro calcio. L' idea del progetto sta nel fatto che diventando lega, e c'è già un accordo con la MLB in questo senso, le nostre società di A1 diventino succursali in Europa delle squadre professionistiche americane. Ciò porterà ad una maggior e qualità del baseball e una maggior visibilità che speriamo si traduca in nuovi iscritti a tutti i livelli”.


Nessun commento:

Posta un commento